I tumori a cellule germinali possono localizzarsi anche in sede soprasellare.
Il germinoma è il tumore più frequente e quello più sensibile alla terapia radiante. La diagnosi deve essere ben accertata.
Sono tumori rari (meno dell'1% dei tumori intracranici), prevalentemente infantili, benigni, che originano dalle cellule dei plessi coriodei, che sono quelle strutture, rivestite da cellule epiteliali, che producono il liquor all'interno delle cavità ventricolari dell'encefalo. Si localizzano perlopiù nei ventricoli laterali e determinano idrocefalo e sindrome da ipertensione endocranica.
Fig. 5.25a: papilloma del plesso corioideo intraventricolare a sinistra ( freccia rossa ). Nell'immagine di destra la freccia blu indica la principale arteria di carico.
Fig. 5.25b: aspetto intraoperatorio al microscopio operatorio del caso precedente. L'ultima parte del papilloma è quella afferrata dalla pinza blu
La terapia è chirurgica e l'intervento va accuratamente programmato in quanto si tratta di tumori di difficile approccio, come tutti quelli intraventricolari, e molto sanguinanti, per cui le arterie che portano il sangue alla lesione vanno individuate e chiuse. In questi casi è tuttora utile una angiografia tradizionale per lo studio accurato del sistema di vascolarizzazione del tumore. Il neuronavigatore può essere di aiuto per studiare un tragitto di avvicinamento non dannoso per le strutture sane e per individuare la posizione delle suddette arterie nutritizie.
Altri Tumori Intraventricolari
Oltre agli ependimomi e ai papillomi esistono i gliomi e i meningiomi intraventricolari, questi ultimi decisamente rari. I tumori intraventricolari possono raggiungere dimensioni ragguardevoli in quanto hanno spazio a disposizione per la crescita.Si manifestano con sindrome da ipertensione endocranica e idrocefalo, che può essere un sintomo precoce per ostruzione delle vie di deflusso del liquor.
Fig. 5.26: a sinistra il quadro RM preoperatorio di un enorme astrocitoma pilocitico intraventricolare (diametro 9 cm), a destra il quadro postoperatorio a 9 mesi di distanza in cui si nota la rimozione della massa e la riduzione dell'idrocefalo, grazie a un sistema artificiale.
Fig. 5.27: RMN di un tipico lipoma del corpo calloso.
La terapia è chirurgica e consiste nel permettere al midollo di risalire, senza tentare di asportare il lipoma, all'interno del quale ci sono le radici nervose.
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