La terapia è essenzialmente chirurgica. La rimozione "radicale", come per gli astrocitomi di basso grado è possibile nelle sedi favorevoli. L'intervento si pianifica sulla base dei dati della RMN funzionale e dell'anatomia del tumore ricostruita al neuronavigatore a con i computer di sala operatoria. La RMN postoperatoria confermerà l'asportazione. Nei casi di asportazione totale non si procede ad altre terapie.
Fig.5.13: Quadro RMN di oligodendroglioma parietale sinistro (frecce rosse) con componente di astrocitoma.
Fig.5.14: Lo stesso caso con lo studio al neuronavigatore per la scelta della migliore traiettoria chirurgica. In rosso il tumore.
Fig.5.15: Con le informazioni ottenute con il navigatore il tumore viene demarcato per la successiva asportazione al microscopio operatorio. A destra il tumore asportato in blocco.
Fig.5.16: RMN postoperatoria che documenta la rimozione totale del tumore, la freccia indica il tragitto e il cavo residuo.
Fig.5.16b: In alto a sinistra una voluminosa massa frontale destra alla RM (freccia rossa) con apparente infiltrazione della struttura " corpo calloso" (freccia bianca). All'intervento invece il tumore, che si intravede più pallido ( freccia blu ) rispetto al cervello circostante, è ben separabile. In basso a sinistra ad asportazione completata, il cervello sano riempie parte della cavità, sul fondo, di colorito bianco il corpo calloso ( freccia blu ). In basso ma destra una TAC postoperatoria che documenta l'asportazione e le buoni condizioni dell'encefalo. Questo paziente ha una vita del tutto normale.
Gli oligodendrogliomi sono abbastanza sensibili ai trattamenti chemioterapici. Lo studio della genetica del tumore consente di prevedere con discreta attendibilità, secondo i dati più recenti, quali siano coloro che saranno responsivi alla chemioterapia. La combinazione radioterapia, chemioterapia con Procarbazina, Vincristina e CCNU (PCV), ed eventualmente Temozolamide è lo schema più usato.
Quando nel contesto di un oligodendroglioma ci sono cellule astrocitarie si parla di tumore misto. In genere la componente astrocitaria è più aggressiva.
Il glioma, nelle sue varianti, può manifestarsi anche nel midollo spinale, come tumore intramidollare Si presenta con dolore e con progressivo indebolimento degli arti al di sotto della lesione.
La diagnosi si pone alla RMN e la chirurgia non è agevole perché la separazione del tessuto malato dal midollo sano è difficile e non senza rischi.
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