Gli emangioblastomi costituiscono il 2% dei tumori encefalici. Possono essere multipli e nel contesto della malattia genetica: m. di Hippel-Lindau in cui sono presenti anche emangioblastomi del fegato, del rene e della retina.
Sintomi e segni. L'emagioblastoma del cervelletto determina disturbi dell'equilibrio e sindrome da ipertensione endocranica per la frequente presenza di idrocefalo.
Quello del midollo spinale, che si accompagna spesso a cavitazioni cistiche sopra e sottostanti (pseudosiringomielia), si manifesta con disturbi della motilità degli arti inferiori ( paraparesi spastica ) e, se in sede cervicale, anche egli arti superiori.
La diagnosi si pone alla TAC e alla RMN, che mostra un quadro abbastanza tipico, specie per le lesioni del midollo spinale.
Fig. 5.22: RMN in proiezione laterale di un emangioblastoma dorsale del midollo spinale. A destra, il midollo è stato inciso al microscopio operatorio e affiora il tumore.
I tumori spinali possono essere rimossi con tecnica chirurgica mininvasiva, che non prevede estese demolizioni ossee della colonna per raggiungere il tumore e che quindi permette una precoce mobilizzazione ed evita le instabilità postoperatorie della colonna.
Fig. 5.23: Aspetto del midollo spinale al termine della asportazione del tumore.
E' un gruppo eterogeneo di tumori che nascono e crescono nella regione pineale, ovvero dietro il III ventricolo, e che sono di difficile approccio chirurgico.
Ci sono i tumori a cellule germinali (simili a quelli del testicolo e dell'ovaio), molto sensibili alla radioterapia, e non germinali (teratoma, corioncarcinoma, tumori a cellule embrionali); tumori delle cellule pineali: pinealomi e pinealoblastomi; gliomi della regione pineale, che originano dal tetto del mesencefalo.
Fig. 5.24: Studio RMN di un astrocitoma di basso grado della regione pineale (frecce rosse). A destra l'aspetto dopo rimozione totale.
La terapia è chirurgica per le lesioni radioresistenti, altrimenti è indicata la radioterapia.
L'approccio chirurgico alla regione pineale va attentamente studiato con le immagini di RMN, RMN angiografica e il neuronavigatore. E questo è possibile solo in quei centri di alta specializzazione, Istituto "Regina Elena", che dispongono delle competenze interdisciplinari indispensabili per un successo terapeutico.
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